Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019?
Una proposta per certi versi irriverente…
Sicuramente una candidatura scomoda…
Un desiderio di pochi, lo sbeffeggio di tanti…
Uno slogan politico? Il nome di un’associazione?
L’ennesima etichetta, uno specchietto per le allodole…
Un cavallo di Troia nuovo, per celare i soliti, falsamente incomprensibili meccanismi che impediscono a questa Regione di trovare il giusto ingranaggio per far prendere piede alle pur numerose e lodevoli iniziative politiche e civili messe in atto da anni.
Cambiare tutto, per non cambiare niente… come insegna Il Gattopardo.

Forse. Dipende. Da noi. Dalla nostra capacità di scrollarci di dosso la rassegnazione sedimentata nel tempo e di trasformare le pur legittime delusioni e la nostra lucidità sulle ragioni delle disfunzioni in propositività, progettualità e attuazione.

Non solo parole, non solo illusione, non solo utopia: finalmente uno strumento reale, concreto, definito dopo anni di esperienza dagli organi europei per costruire un percorso progettuale che metta al centro delle politiche di sviluppo la cultura, utilizzandola come “scusa” per far convergere, orientare e dinamizzare i diversi ambiti delle politiche regionali: infrastrutture, lavoro, politiche sociali, investimenti privati, turismo e sviluppo culturale, formazione e fuga delle braccia e dei cervelli, rigenerazione urbana, politiche ambientali…

Uno strumento che sembra essere il primo e ultimo treno che offra la possibilità di articolare specificità locali e prospettive europee, competenze istituzionali e coinvolgimento della società civile, risorse pubbliche e investimenti privati, nomina di una città e irrigazione culturale di tutto il territorio, pianificazione del territorio e progettazione socio-culturale.

Prima di cadere nel disfattismo o farsi prendere da facili entusiasmi, bisogna capire cosa significa candidarsi a Capitale europea della Cultura. Solo cosi si può accettare la sfida per quello che è: una sfida, che comporta ovviamente dei rischi, ma che puo diventare l’orizzonte visionario che ad oggi sembra mancare per motivare uno scatto di reni generazionale…

Di parlare, se ne parla… anche se non sempre con cognizione di causa.
Di argomentare, si argomenta… anche se non sempre in modo fondato.
Di criticare, si critica… anche se non sempre in modo costruttivo.

L’obiettivo dell’associazione culturale “Matera 2019” sembra essere stato raggiunto: fare diventare patrimonio comune la possibilità di candidare Matera a Capitale europea della Cultura nel 2019, aprendo il dibattito all’interno delle istituzioni e della società civile.

Non abbiamo mai voluto essere gli unici depositari di questo desiderio…
Non abbiamo mai ambito a autonominarci unici referenti dell’iniziativa…
Non ci siamo mai presentati come professionisti competenti in progettazione culturale…
Non abbiamo mai voluto definire il meccanismo e i contenuti del percorso di candidatura…
Non abbiamo mai voluto sovrapporci o sostituire le iniziative del mondo associativo locale…

Abbiamo lanciato una sfida dal basso…
Costituendo un’associazione culturale che per la prima volta da tempo propone un obbiettivo collettivo per la cittadinanza intera…
L’abbiamo fatto con le nostre forze – un lavoro di carattere volontario, con le nostre competenze – certamente parziali.
Sicuramente ci sono stati degli errori, delle disattenzioni, delle manchevolezze, delle gaffe…
Di sicuro mai fatte in mala fede…
I nostri limiti dipendono dallo scarto tra l’alto rilievo dell’ambizione e gli strumenti disponibili all’associazionismo culturale…
Come molti, non vogliamo vantare appoggi politici di parte, finanziamenti pubblici basati su conoscenze, mezzi di comunicazione ad ampio raggio…
La nostra forza è anche la nostra debolezza: lanciare una sfida collettiva dal basso che necessita sostegno istituzionale, grossi finanziamenti, capacità progettuale e concertazione con la società civile…
Abbiamo tentato di mobilitare i diversi ambiti, con i pochi mezzi che avevamo…
Adesso però nessuno può dire di non aver sentito parlare di questa possibilità…

Matera 2019 è diventata patrimonio comune, nel bene e nel male: è un argomento della campagna elettorale, è un tema di discussione sui blog, è un riferimento nei discorsi più o meno istituzionali…
Non si tratta più di sapere se Matera si candida o no al titolo, ma come lo farà: per questo, l’associazione culturale “Matera 2019” ha organizzato un confronto politico tra i candidati sindaci della città – vedi post sopra -, fornendo loro la documentazione necessaria per rispondere ai quesiti che vorrete porre: non vogliamo più dichiarazioni di intenti, ma proposte progettuali concrete…

È un percorso tutto da costruire: oltrepassiamo le diffidenze, esponiamoci al dibattito!

Forse. Dipende.

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