…e dopo oltre 700 giorni pieni di incontri bilaterali, seminari, convegni, viaggi in giro per l’Europa, il messaggio pare finalmente recepito: nella Candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura è più importante il percorso che il risultato finale o per dirla con le decoubertiniane parole del Sindaco: “l’importante sarà partecipare!”

E’ questo il primo commento che mi è passato per la testa subito dopo la chiusura dell’incontro organizzato dall’Amministrazione Comunale lunedì 25 ottobre scorso.
Ma ora che tutti gli “attori” pubblici sembrano essere scesi definitivamente in campo per partecipare attivamente al Percorso di Candidatura, si rende necessaria un’operazione molto delicata, ma che a parere dei maggiori esperti di ECOC (European Capital of Culture) è fondamentale per la buona riuscita; una operazione che si può tradurre nell’obiettivo di “educare” la cittadinanza alla partecipazione per la condivisione di un progetto di sviluppo integrato dei territori candidati.

Letto così com’è potrebbe sembrare l’ennesimo spot “politico”…

Prendiamo allora spunto dal commento che l’amico Rocco ha voluto recapitare tramite questo sito in conseguenza del nostro post “Si, lo vogliamo (ed andiamo anche oltre)”; Rocco scrive:

“…..il presidente dell’associazione matera 2019 annuncia di prepaparsi ad ospitare a matera 8 – 9 milioni di turisti in più… Non so se vi rendete conto di cosa dite…ma sicuramente non sapete cosa significa fare turismo… quindi vi consiglio di parlare con le giuste proporzioni ed informazioni… o pensate che Matera possa diventare all’improvviso Barcellona, Londra, Parigi, ma ormai siete come i politici di Matera date numeri a caso pensando di catturare l’attenzione di qualche sprovveduto. Trovate un lavoro… nella coltura”

Tranquilizziamo Rocco: l’Associazione non annuncia nulla, non si prepara ad ospitare nessuno e soprattutto non è uno strumento per “trovare lavoro” né nella cultura né nella… coltura.

Ciò detto, l’Associazione si rende benissimo conto di quello che dice circa la portata di questa iniziativa per il semplice fatto che lo dice dopo aver analizzato norme, atti e resoconti di tutto quanto gira intorno all’evento ECOC.

E’ un invito quello che facciamo a tutti i nostri concittadini: per evitare di generare incomprensioni ed inutili fraintendimenti, prima di iniziare qualsiasi discussione o prendere parte a discussioni in atto, abbiamo la necessità di farci una idea precisa di cos’è l’ECOC; non una idea personale, ma come essa è stata definita dall’Europa, a cosa “serve”, come ci si prepara, quali sono i criteri di selezione… La preparazione è alla base del successo ma anche ciò che dà sostanza a tutta l’iniziativa. Per intenderci, certo non l’idea balzana di un gruppo di amici al bar…

Ulteriore precisazione: sarebbe da folli immaginare che la sola città di Matera possa ospitare 8 o 9 (ma anche 2 o 3) milioni di turisti, infatti l’Associazione Matera 2019 dal luglio 2008 ha sempre parlato di una Candidatura necessariamente allargata a tutto il territorio regionale con uno sguardo interessato all’area murgiana.

Quando diciamo della necessità di essere informati lo facciamo a ragion veduta. L’Amministrazione Provinciale di Matera, per esempio, ha sottoscritto nel 2009 l’adesione all’Associazione delle Città Siti Unisco del Sud Italia e nel documento di base si dice che già da anni il movimento intorno a queste città è pari ad 8 milioni (guarda caso!) di turisti… peccato che a Matera, da ormai troppo tempo, ne arrivino un po’ meno del 10% nel corso dell’anno. L’APT, visto che noi certamente esperti di turismo non siamo, può essere più precisa.

Ed ancora: tutti gli studi fatti sulle candidature, che siano state esse vincenti o perdenti, dicono che il solo fatto di intraprendere il percorso “verso”, genera un flusso turistico-culturale importante. È chiaro che ciò si avvera se l’offerta turistico-culturale sviluppata durante il percorso è altrettanto importante.

Infine: Barcellona, Londra, Parigi (noi aggiungeremmo anche Ravenna, Venezia…) paradossalmente non dovrebbero mai partecipare al programma ECOC perché sono già di loro “capitali” della cultura dei paesi di appartenenza, mentre la decisione del Parlamento Europeo parla di programma ECOC indirizzato ad aree sottosviluppate economicamente, socialmente, culturalmente. La scommessa che Matera può fare è proprio a partire dai limiti oggettivi che essa oggi presenta e il percorso da fare è la cura e il superamento di questi limiti. “All’improvviso” – come polemizza Rocco – non si fa nulla; ma è necessario almeno “volere” raggiungere determinati risultati: di crescita, di sviluppo, di modernizzazione. Sembra invece che talvolta taluni siano così macerati dal disincanto e dal personale scetticismo da non riuscire più neppure a desiderare, figuriamoci a operare assieme ad altri in una certa direzione. Chiunque può dire: non ritengo che Matera possa o debba candidarsi, ma dovrà anche spiegare perché non si dovrebbe fare e pretendere tutto lo sforzo possibile per realizzare “l’oggetto”, il contenuto della candidatura. Anche a costo di risultare visionari, o “temerari” come direbbe l’Assessore Bergantino.

In conclusione. È fondamentale che tutta la città possa partecipare al confronto sui temi che riguarderanno la candidatura. L’Associazione Matera 2019 si è data il compito di lavorare affinché, all’interno di un processo di divulgazione e promozione, si creino reali strumenti di condivisione (forum associativi, gruppi di lavoro ecc.) per i quali la richiesta precisa, più volte sottolineata al titolare di turno del Palazzo di Città e non solo, è quella di costituire al più presto un tavolo tecnico/politico che sia rappresentativo di tutti i settori della società civile e culturale e che diventi il destinatario delle responsabilità del percorso di candidatura; la cittadinanza assuma dal canto suo la responsabilità di partecipare in modo informato, costruttivo e libero culturalmente e, soprattutto, politicamente a questo percorso in modo da non lasciare più alcun alibi all’immobilismo, all’arretratezza, alla mancanza di programmazione…

Francesco Salvatore
Presidente Associazione Matera2019

Dopo il convegno del 25 ottobre…

2 pensieri su “Dopo il convegno del 25 ottobre…

  • 30 Ottobre 2010 alle 1:11
    Permalink

    ancora una volta continui a dare numeri… Riprendo un’altra tua affermazione
    …all’Associazione delle Città Siti Unesco del Sud Italia e nel documento di base si dice che già da anni il movimento intorno a queste città è pari ad 8 milioni (guarda caso!) di turisti… peccato che a Matera, da ormai troppo tempo, ne arrivino un po’ meno del 10% nel corso dell’anno.

    Se fosse così ritornerei a Matera a piedi…

    diciamo che a matera arriva un pò meno dell’1%, cioè 81.348 turisti o presunti tali.

    La mia non voleva essere una polemica,ammiro il vostro coraggio la vostra determinazione, ma bisogna dare informazioni corrette.

    Rispondi
  • 31 Ottobre 2010 alle 1:56
    Permalink

    Parlo da operatore del settore.

    In realtà a Matera, 80.000 è il numero degli arrivi, cioè dei turisti che pernottano.
    Ma chiunque sia nel turismo a Matera sa che il numero va almeno triplicato per includere chi visita ma non pernotta, come tutti i bus turistici e quelli delle crociere.
    Quindi abbiamo 80.000 arrivi ma almeno altri 160.000 visitatori.

    Se poi aggiungiamo il nero e gli arrivi non registrati, specie nei 65 B&B presenti in città, anche quegli 80.000 arrivano almeno a 100.000. Aggiungendo il trend nettamente positivo (quest’anno le presenze sono sensibilmente aumentate), a mio parere Matera arriva a 400.000 visitatori l’anno.

    Il che significa circa 1.100 visitatori al giorno, di cui 500 negli alberghi e 600 visitatori non pernottanti. Questo fornirebbe un tasso di occupazione degli alberghi (2.000 posti letto totali) pari a una cifra intorno al 25%, molto vicina al 24% ufficiale.

    Quindi 400.000 visitatori l’anno: la metà di quanto stima Salvatore, ma molti di più degli 80.000 citati da Rocco, che sono solo i pernottanti ufficiali.

    Senza ombra di dubbio però 8 milioni è una cifra assolutamente fuori portata. Proprio forzando le previsioni fino al massimo possibile, potremmo arrivare a 2 milioni di visitatori, di cui 730.000 pernottanti, che vorrebbe dire il 100% di tasso di occupazione. Cioè se tutti i giorni avessimo tutti i nostri 2.000 posti letto occupati, il massimo che possiamo fisicamente fare è 730.000 pernottanti…

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