Con la designazione ottenuta in quella data fatidica del 17 ottobre 2014 – il video ufficiale sopra riesce a dare soltanto in parte una idea di ciò che questo ha significato per la comunità materana – per certi versi si poteva dire come conclusa la “mission” dell’Associazione che questo obiettivo aveva tenacemente perseguito per prima e per tanto tempo. A fare da contrappasso alla grande soddisfazione per questo risultato c’era pure una certa insoddisfazione per come l’Associazione stessa si era di fatto trovata esclusa dal percorso istituzionale: dunque la possibilità di ritenere conclusa la nostra esperienza è stata concretamente valutata. Ma non era nelle nostre corde. E non era una cosa coerente alle nostre ambizioni originali: a noi, infatti, non interessava più di tanto il “titolo” ma quel percorso virtuoso che più di ogni altra cosa era alla radice del “modello Matera” diventato ormai e d’improvviso famoso. Semplicemente, si era chiusa una fase e se ne apriva un’altra, con altre, nuove sfide da raccogliere e per le quali offrire alla città e ai cittadini il nostro contributo.
Così, mentre molti salivano felici sul carro vincente, tanti cominciavano ad affannarsi alla ricerca di un posto al sole, noi ci siamo ripiegati a capire come e cosa potevamo fare ancora perché il processo avviato potesse proseguire, ben oltre il 2019.
È stato ed è tutt’ora un percorso per certi versi anche più impegnativo, quello che ha portato alla luce il cantiere per l’innovazione che trovate qui.