Un nuovo progetto in vista della candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019.
Nel pomeriggio di lunedi 19, presso il Palazzo provinciale di via Ridola, si sono incontrati il presidente dell’Ente Franco Stella, l’architetto Cristina Amenta, il vice presidente dell’Associazione Matera2019 Vito Epifania, il direttore del Conservatorio Saverio Vizziello e il presidente del Circolo “La Scaletta” Nicola Rizzi.
Il progetto intende creare a Matera e per Matera una Annuale sulle forme artistiche performative e scultoree del XX secolo organizzata in gemellaggio con la regione tedesca della Ruhr, sede della massima espressione della danza contemporanea e Capitale europea della cultura 2010.
Concepita come una “residenza di artista” che porti a sviluppare in loco un prodotto culturale attraverso “contaminazioni” e scambi transnazionali, l’iniziativa, oltre a consentire lo sviluppo di una importante partnership, si colloca perfettamente dal punto di vista metodologico nell’alveo di quel “Progetto Cadmos” già annunciato e nella prospettiva dello sviluppo auspicato di una rete di attori sul territorio.
L’idea è quella di creare A Matera e PER Matera un annuale sulle forme artistiche performative e scultoree del XX secolo.
Il progetto ha la forza di avvalersi dello scambio reciproco e dell’integrazione fra le diverse cellule culturali che operano sul territorio già da diversi anni nell’ambito dell’arte moderna e contemporanea e artisti di spessore internazionale provenienti da altre parti del mondo, nello specifico:
Il conservatorio di Matera per la componente didattico musicale.
L’associazione “Matera 2019” per condividere le opportunità che posso contribuire a realizzare l’ambizioso progetto di Matera Capitale Europea della Cultura.
Il circolo culturale “la scaletta” perché integrare un evento statico qual è una mostra scultorea della componente coreutica e musicale (per la componente performativa) completa e arricchisce l’evento stesso.
Il coinvolgimento dei tuor operator di incoming per integrare l’offerta turistica proposta che possa avere la dimensione di un piano di marketing culturale.
L’associazione “The Roof TanzRaum” nelle persone di Avi Kaiser e Sergio Antonino in rappresentanza della Germania e della massima espressione della danza contemporanea tedesca.
Gli eventi tradotti in termini di produzioni artistiche si giovano del fatto importantissimo che gli artisti provenienti da diversi parti del mondo vengono invitati a soggiornare a Matera per la produzione dello spettacolo.
Quest’aspetto è il punto nodale del progetto perché l’arte e chi la pratica è naturalmente propenso ad associarsi ad altre forme dell’arte, ad integrare, a divulgare, a muoversi.
Ha il vantaggio di coinvolgere persone appassionate, fa si che l’incontrollabile contribuisca al buon risultato del progetto.
Dà carattere di internazionalità allo spettacolo, internazionalità arricchita dai nostri luoghi e dalla nostra comunità che avrebbe un motivo in più per tornare a passeggiare nel centro antico.
Matera si presenta,quindi, come luogo di Produzione Culturale a livello europeo e non come sede di consumo: gli artisti coinvolti soggiornano a Matera, i Sassi in questo modo diventano logo di ispirazione poetica rinascendo in una nuova dimensione che vede gli artisti colloquiare con il territorio e i suoi abitanti oltre che con le attività del posto.
Una città si profila nei suoi abitanti e, se tra questi soggiornano artisti di livello internazionale e di alto spessore, il suo valore cresce, contribuendo in maniera significativa alla vita culturale del luogo.
Il progetto ha già suscitato l’interesse delle autorità preposte alle attività culturali della regione della Ruhr che hanno accolto con interesse l’iniziativa auspicando una forma di gemellaggio fra le due realtà.
Il progetto presentato prende in prestito e arricchisce l’ operazione culturale che Duisburg e la regione della Rurh ha fatto diversi anni fa: residenze per artisti.
Operazioni come questa hanno fatto si che la regione del carbone, dell’industria siderurgica è oggi capitale della cultura europea.
L’evento ha carattere itinerante come in una sequenza filmica, rivelando i diversi luoghi suggestivi della città, facendo vivere in maniera più ampia e totale il tessuto mosaicale dei vari siti.
Si intende costruire una realtà artistica viva di Matera, nuova nella sua fruibilità, aperta a 360 gradi.
A dare l’inizio a questa continuativa serie di eventi performativi in Matera, sarà la costruzione di uno spettacolo coreografico da mettere in scena nei luoghi delle Grandi Mostre nei Sassi, e nelle piazze all’aperto, lo spettatore, seguendo un percorso a tappe, in più stazioni, arriverà ad un’esibizione corale finale, concentrata su un palco.
Il progetto ha anche carattere pedagogico – didattico in quanto prevede il coinvolgimento e la collaborazione con le scuole.
Agli studenti, in generale, verrebbe data la possibilità di assistere al processo creativo.
Un apparato lumino-tecnico accompagnerà le esibizioni nei diversi luoghi (piazze, interni di abitazioni, cortili, vie) e video proiezioni metteranno in rilievo le caratteristiche architettoniche della città.
Far entrare le arti performative nei musei e nelle mostre, nelle strade e più in generale nel tessuto urbano della città è esperienza già consolidata in molte realtà del mondo così come nella stessa Duisburg dove al museo Lehmbruck sono in opera le performance di Avi Kaiser, Sergio Antonino e altri artisti in residence opportunamente studiate a seconda delle mostre in essere.
Le arti performative presentano il vantaggio di una “inclusione” dello spettatore nell’azione, una fruizione più diretta che coinvolge il pubblico nella totalità dei sensi.